Luce drammatica con ombre e bianchi per immagini ispirate al grande pittore olandese del 1600, Rembrandt.
La naturalezza dei ritratti afferma la piena volontà di fotografare un momento come specchio fedele di un’ambientazione che parte dal Medioevo-Rinascimento, riprendendo spunto dal “periodo d’oro olandese” in cui visse il grande pittore.
Quest’idea di fotografia mi allontana dai canoni del gusto dei contemporanei e dagli stereotipi, portando un’immagine il più realista possibile delle persone che hanno posato per me.
L’essere stata “rievocatrice” mi ha aiutata molto sia nella scelta delle ambientazioni che nel dialogo con le persone che hanno posato per riuscire a carpire la vera psicologia del personaggio rappresentato, la storia che portava con sè e il suo comportamento del tempo passato.
Le fotografie del progetto non sono volutamente dei rifacimenti di quadri famosi, bensì delle ricostruzioni di luce dove la persona (e il personaggio) vengono messi in risalto.
Rievocare, richiamare alla memoria ciò che eravamo, per ricordare da dove siamo partiti.
Qui il video del progetto:
Qui potete leggere l’articolo pubblicato sulla rivista online: Articolo su Rievocare
Grazie alle persone che si sono fermate davanti al mio obiettivo:
Davide Lazzaroni – Isabella Panzera – Gabriele Favaretto (Collegium Lunae)
Gabriele Schiroli
Emanuela Buccini (Tercio De’ Medici)
Mirna Garuti e Daniele Canè (Silver Florew)
Adele Principe e Marco Antonio Spadini
Claudio Casti (Mansio Templi Parmensis 1275 asd)
Giuliano Lugli
Giulia Donati (Danza Ensemble)
Antonio Iannibelli
Andrea Bernabiti – Andrea Ropes
Monica Zanelli