La Storia
L’astronomo, scienziato e chimico inglese Sir John Herschel inventò il procedimento di cianotipia nel 1842, a pochi anni dal varo della fotografia da parte di William Fox Talbot in Gran Bretagna e Luis Daguerre in Francia. Sir Herschel coniò inoltre i termini fotografia, negativo e positivo.
Mentre i sistemi ideati da Talbot e Daguerre sfruttavano la fotosensibilità dei sali d’argento, il processo messo a punto da Herschel si basava su alcuni sali di ferro, precisamente il ferricianuro di potassio e il citrato ferrico ammoniacale. Questi due sali, mescolati assieme, sono molto sensibili e reagiscono quando posti di fronte alla luce di tipo solare. Frapponendo un negativo tra la luce UV e un foglio di carta su cui è stata applicata la soluzione ai sali ferrici, si produce un’immagine fotografica.
Il cianotipo è rimasto famoso nella storia della fotografia anche perché venne sfruttato pochi anni dopo la sua scoperta da Anna Atkins, considerata da molti la prima donna fotografa della storia che nel libro “British Algae: cynotype impression” creò il primo erbario appoggiando varie specie vegetali alla carta preparata con i sali. Lo stesso procedimento di stampa, grazie alla sua versatilità, è rimasto in uso, oltre che in fotografia anche come processo grafico per la riproduzione di disegni tecnici e di planimetrie, almeno fino agli anni settanta del XX secolo. In queste applicazioni, sia pure nelle sue varianti, il procedimento ha preso anche il nome di cianografia o di “blueprint”.
Curiosità: a metà dell’800 a Bologna, il dott. Giuseppe Bertoloni che aveva sostituito il padre Antonio sulla cattedra dell’Università di Botanica, riceveva dall’aristocratico inglese William Henry Fox Talbot copie di piante, fogli, merletti e impronte di disegni fotogenici con la tecnica della cianotipia che rappresentano le prime fotografie dell’epoca che lo stesso Antonio Bertoloni raccolse nel prezioso “Album di disegni fotogenici” che sono conservati al Metropolita Museum of Art di New York.
La mia cianotipia
Con la stessa tecnica usata nell’800 ricreo con le mie foto le immagini in cianotipia su carta di cotone, ecco alcuni esempi con viraggi al tè nero e verde.