Il presente progetto denominato QUEER LIFE – contro l’omofobia e le discriminazioni, ideato dalla sottoscritta e’ arrivato al suo compimento.
Il 17 maggio 2014 è stato presentato ufficialmente presso l’Auditorium di Zola Predosa con il patrocinio del Comune di Zola Predosa.
Tutto nasce dalla mia volontà di sondare aspetti di natura sociale tramite la fotografia che si intreccia con altri livelli di comunicazione come la musica e il teatro.
Ho lavorato per 7 mesi in collaborazione con Elisa Lucchi (psicologa) che ha curato la parte della Fotografia Terapeutica, Giuliano Lugli (videoreporter) che si è occupato delle riprese di back stage e della realizzazione dei due video che verranno presentati, Simone Lazzaroni – Diemmedi.com (grafico) che si è preso carico di tutta la grafica, Andrea Beghè (inviato speciale) che ha effettuato tutte le interviste di indagine per capire quante persone conoscevano il significato di queer, Bruno Checchi e Martina Poli (truccatori/body painter) al trucco/body panting/parrucco, Simona Selvini (art director di Percorso Vitale) che mi ha aiutata nella realizzazione dello spettacolo teatrale, Nadia Masetti (Assessore Pari Opportunità del Comune di Zola Predosa) che ha sostenuto come istituzione il progetto completo, Sabrina Molino (Presidente Ass. Acchiappasogni) che ha permesso al progetto di continuare con gruppi espressivi di sostegno al coming out; ed infine (ma non ultima) la prof. Raffaella Baccolini dell’Università di Bologna che ha redatto la prefazione del progetto insieme con Beatrice Spallaccia che qui si allega.
A loro si aggiungono ovviamente tutti i modelli che hanno posato e che si sono messi in gioco affinchè il progetto potesse avere una vera ricerca introspettiva, sia per me che per loro.
Ringrazio infine i partner che hanno voluto esserci donandomi spazi comunicazionali e scambi di visibilità.Tengo a precisarlo perchè questo progetto è totalmente autofinanziato dalla sottoscritta.
Lascio visibile il pdf che in tutti questi mesi è stato portato/spedito e che ha fatto da supporto cartaceo ai miei innumerevoli incontri con chi voleva capire di cosa si trattava.
Lascio invece la mia voce a raccontare il mio lungo viaggio. E’ il mio personale racconto di questi mesi di lavoro. Spero che la mia voce possa abbattere un po’ di quelle barriere che la rete/internet crea.
Ricordo che il 24 aprile a Carrara presso il Liceo Classico Rapetti, abbiamo presentato agli studenti tutto il progetto Queer con foto e video di back stage durante l’Assemblea d’Istituto. Qui di seguito l’articolo sul Tirreno del nostro intervento nella scuola.
Rassegna stampa degli articoli apparsi sul Carlino Bologna:
Il 26 maggio Queer Life è stato presentato al Cassero di Bologna.
(ovviamente gli scatti del progetto non sono questi)
(coloro che sostengono il progetto, anche non a livello economico):